Il cinema è un'arte pop. Quindi è normale che, tra le opere di David Lynch, i dieci lungometraggi (più Twin Peaks) siano quelle maggiormente conosciute al grande pubblico. Ma negli anni si è occupato di tantissime altre forme d’arte.
Io sono un grande appassionato di quegli artisti "Chimera": con un’identità multipla, che si muovono in tutte le direzioni contemporaneamente. Magari prendono strade senza uscita, ma con panorami sempre nuovi da scoprire. Lynch è sicuramente un esemplare del genere. Mi emoziono ogni volta che scopro qualcosa di laterale che ha fatto: che si tratti di un corto su YouTube o una serie di foto scattate con il telefono, oppure una canzone ballabile. La sua visione del mondo è talmente personale e libera che ogni cosa mi appare come imperdibile e necessaria.
Ero già a conoscenza della sua unica sperimentazione a fumetti: "The angriest dog in the world” (Il cane più arrabbiato del mondo), ma non avevo avuto modo di leggerne molto visto che non esistono edizioni cartacee, e anche su internet si trova davvero poco (e in bassa qualità). Si tratta di una striscia a fumetti dove i disegni sono sempre identici, ma cambiano solamente i testi, creando situazioni ogni volta differenti. Uscivano su vari giornali, ogni settimana e li ha pubblicati per circa dieci anni.
Essendo principalmente un fumetto basato sulla scrittura è molto importante capire e cogliere perfettamente il senso e l’ironia di Lynch, allora (dato il livello non superbo del mio inglese) ho pensato di fare la versione italiana di alcune strisce.
Grazie alla traduzione del fidato Andrea Sorini (abile conoscitore di Lynch e lui stesso maestro dell’arte della stilizzazione) …ecco a voi undici strip tradotte in italiano!
Abbiamo trovato un vecchio catalogo di una sua mostra che ne conteneva un bel po’, da lì abbiamo potuto scansionare in buona qualità e rifare la grafica.
LINK: https://drive.google.com/file/d/1K54Zc_bgq1Udye1SHRhtFT1kxnPJPOao/view?usp=sharing
Buona lettura, e ci vediamo il 21 luglio con la prossima mail!
P.S.
Esisteva un’edizione un po’ di anni fa negli Stati Uniti (ora introvabile) che ne raccoglieva diciassette e mi è giunta voce che in Italia qualcuno stava pensando di tradurre quel volumetto in italiano… evidentemente non è ancora successo, speriamo.
Ma se avete qualche notizia in più da condividere fatemi sapere!