Una volta all’anno, neanche a dirlo, è il nostro compleanno. (Un pensiero ai nati al 29 febbraio!)
Questo evento ci ricorda che il mondo gira, che le cose vanno e tornano, sempre uguali ma forse un po' diverse. Un momento felice e triste, dipende molto da noi. Come è noto c'è chi ama celebrare il giorno della propria nascita con una festa. Alla festa c’è sempre quel momento in cui esce la torta e tutti cantano. Ma cosa cantano? Tanti auguri a te, ovviamente.
Non mi ero mai posto il problema di chi fosse stato il prima a cantare quella canzone né, tanto meno, se ci fosse un inventore: - È una canzoncina tradizionale, antica, si tratterà di cultura orale tramandata… - pensavo.
Non è così. Happy Birthday (to you) è una canzone scritta dalle sorelle Hill nel 1893, all’inizio era stata composta per i bambini di una classe in cui insegnavano, ma negli anni successivi era stata pubblicata in un libro di canzoni (con questo titolo) ed era diventata molto popolare in quella zona degli Stati Uniti, rendendo quella canzoncina semplice e d’impatto, la colonna sonora giusta per tutti i “gioiosi anniversari”. Non vorrei soffermarmi troppo sulla storia della canzone, su internet si trova molto e tutte le vicende annesse, vi dico solo che a un certo punto, negli anni ’80, la Warner ne comprò i diritti per 25 milioni di dollari e iniziò a lucrarci, guadagnandoci ogni volta che veniva rappresentata nei film o pubblicamente. (non privatamente)
Ma quello che mi interessa è il fatto che qualcosa che davo per scontato, su cui non mi ero mai informato, in realtà nascondeva una storia complessa. Cercando online i motivi che avevano fatto sì che una canzoncina scritta e, ok, pubblicata su un libro, diventasse così popolare, lo standard di gran parte del mondo occidentale, ebbene ho trovato forse una risposta: era comparsa in alcuni film degli anni ’30 (prima il sonoro non c’era).
Quindi era stata la forza pop-propulsiva del Cinema dell’epoca che aveva resto qualcosa che era cult in un posto piccolo, cult nel resto dei posti.
Interessante quindi, ma un po’ ero infastidito. Niente di ché, ovviamente, ma un po’ mi faceva strano che tutti noi continuiamo a cantare una canzone perché “si fa così”.
Devo dire poi che quel momento in cui tutti iniziano a cantare, oggi come allora, mi imbarazza e, sono sincero, come nelle migliori sessioni domenicali in chiesa, tante volte ho mosso solo la bocca facendo finta… sentendomi ancora più a disagio, se possibile, ma questo forse dipende più dal mio problema a cantare, chi sa. Fatto sta che il fastidio per ascoltare qualcosa che in realtà era un “marchio registrato”, una finta tradizione… un po’ mi ha seccato.
E allora? Beh, allora in maniera forse contro intuitiva rispetto a quello che ho appena scritto ne ho parlato con i fidati Turbetto, il gruppo musicale più famoso di tutta San Marino, e gli ho detto: facciamo per Durian Presenta una nostra versione della canzoncina di compleanno, creiamo il nostro “standard". Così almeno noi, e chi ci sta intorno, avremo una canzone non yankee da cantare! (O da non cantare) Claudio e Simone dei Turbetto sono stati felicissimi dell’idea e in questi mesi ci hanno lavorato...
La canzone dal titolo QUESTA È LA FESTA ve l’allego direttamente in questa mail, e aggiungo anche questo video indicativo di come può essere cantata dal vivo. (Potete vedere i due autori della canzone qui + Andrea, che saluto!)
P.S. So che nella mailing list di Durian Presenta ci sono molti registi italiani. Ebbene. Usate questa canzone nei vostri film! RENDIAMOLA POPOLARE!! Abbasso: Tanti auguri a te, che poi è anche piuttosto difficile da cantare… e viva: Questa è festa!
Così da poter passare anche noi, un giorno, dalla parte del torto!